FOCUS MN - Da 1 a 10, come è valutato il quinquennio di Stefano Pioli dagli esperti (2024)

Si è ufficialmente chiuso il ciclo di Stefano Pioli al Milan: cinque anni, il ritorno in ChampionsLeague dove i rossoneri sono nuovamente clienti abituali e soprattutto lo Scudetto del 2022. Abbiamo chiesto un parere a 10 esperti e un voto da 1 a 10 per l'operato del tecnico:

Niccolò Ceccarini: "Voto 8. Ha vinto uno scudetto con una squadra che non era così forte per vincere lo scudetto. Dall'altra parte ciò che ha fatto più male a lui e anche ai tifosi è il fatto di aver perso troppi derby. E in senso assoluto il ciclo era finito".

Stefano Eranio: "Il mio giudizio è ottimo, anche quest'anno pur essendo martoriato dagli infortuni in momenti importanti della stagione la squadra è sempre stata competitiva. Io dico che il pregio migliore dell'allenatore dev'essere la fortuna. A mio avviso il voto è almeno un 8".

Umberto Gandini: "È un ruolo che non mi compete, ma dico 7 pieno che poi è la media tra lo scudetto inaspettato e qualche "fallimento", anche se i fallimenti sono cose più gravi".

Mario Ielpo: "Gli darei un 7 perché purtroppo quello che lascia è importante. Però prima di arrivare a oggi ha fatto delle imprese importantissime, come vincere lo scudetto, raggiungere una semifinale di Champions. E poi resistere al timone nonostante i cambi di proprietà non è così semplice. Ha fatto delle cose bellissime, però ciò che lascia è una squadra incerottata".

Franco Ordine: "Voto 8. Perché ha migliorato i risultati e il gioco, tradito dai derby e dagli infortuni".

Carlos Passerini: "Voto estremamente positivo, largamente sufficiente. Direi tra il 7 e il 7.5. Ricordiamoci che in questi anni il Milan è tornato in Champions, ha raggiunto una semifinale e ha vinto lo scudetto. Dall'altra parte ha perso 6 derby consecutivi, contro l'Inter non è mai riuscito ad essere competitivo nell'ultimo anno e mezzo e ciò ha un peso enorme. Ma non al punto da dare un voto complessivo insufficiente a un allenatore che ha portato il Milan ad essere campione d'Italia dopo 11 anni. Per il suo atteggiamento, la sua signorilità, avrebbe meritato un finale all'altezza della storia".

Carlo Pellegatti: "Voto 8. Per lui parlano i risultati: due secondi posti, un primo posto e una semifinale di Champions League. L'altra faccia della medaglia è rappresentata dagli infortuni, dai derby persi e dalle due partite con la Roma".

Silvano Ramaccioni: "Non posso dare meno di 8. Il suo lavoro è stato eccellente, ha commesso pochi errori in questi cinque anni e peraltro dovendo allenare una squadra che di anno in anno era meno competitiva. A mio avviso questo è il peggior organico da 5 anni a questa parte. Se c'è una cosa che gli rimprovero è che è stato un po' troppo 'yesman'".

Luca Serafini: "Voto 8. L'ho ripetuto per tutto il periodo della sua permanenza del Milan: è stato l'uomo giusto al momento giusto al posto giusto. Col grande merito di aver portato il Milan competitivo in campionato sempre, nei primi posti in classifica dopo anni di mediocrità e stabilmente nelle coppe europee che mancavano da 7 anni. Dall'altro lato non si può discutere che dopo lo scudetto del 2022 ci aspettavamo almeno un altro trofeo, ma il Milan non ci è andato nemmeno vicino. Ci sono stati degli errori strutturali della squadra, nella gestione degli infortuni e dei momenti delicati nelle coppe e nei derby, anche se io di questo accuso più i giocatori in generale".

Gianni Visnadi: "Il mio voto è 6, mediamente. Va fatta la separazione netta tra le stagioni prima dello scudetto e quelle dopo lo scudetto, dove si sono viste tutte le sue lacune tecniche in cui soprattutto si è persa quella che era una delle sue qualità principali e che gli veniva riconosciuta, ossia l'umiltà. Che ha lasciato spazio alla presunzione e se vogliamo all'arroganza. Che si sono viste non solo nelle parole, ma ancora di più nei fatti: in campo, nelle formazioni, in molte scelte. Pioli ha detto che il bilancio lo fa pensando a cosa ha trovato e cosa lascia ed è giusto che anche noi facciamo lo stesso ragionamento. Pioli non aveva vinto nulla prima di arrivare al Milan e col Milan ha vinto uno scudetto e giocato in Europa. Vedremo cosa vincerà nel resto della carriera. Al Milan ha potuto giovarsi di grandi collaboratori: penso subito a Boban, Maldini all'Ibra calciatore nell'anno dello scudetto. Quando è rimasto solo si sono visti i suoi limiti, andava già esonerato un anno fa. Dopo aver vinto lo scudetto il Milan è stato sconfitto nelle 8 competizioni nelle cui ha partecipato"."

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